Gli umbri mangiano bio, lo dicono i numeri
PERUGIA – Gli umbri si sono fatti bio. Lo dice la ricerca Censis – Conad “Miti dei consumi, consumo dei miti”, riportata dalle colonne del Messaggero di oggi. I numeri dicono che ci sia stata una seria sforbiciata alla spesa alimentare (-900 euro) per le bevande zuccherate e la carne, mentre crescono patate, frutta e ortaggi. Anche se, a frenare, c’è la paura del futuro e di una eventuale recessione che potrebbe arrivare nei prossimi dodici mesi. “La spesa complessiva arranca – scrivono i ricercatori – ma c’è un boom di alcuni beni o servizi, alcuni dei quali con prezzi non certo tra i più abbordabili”. Meno quantità e più qualità dunque. Ecco che crescono i prodotti senza lattosio. In salita il bio: +23 per cento delle bevande, +17 per cento ortofrutta e +19 per cento del “freddo”, come surgelati.
Crescono anche i prodotti con farine benessere, ovvero a base di cereali superfood. +3 per cento si concentrano su farine vegetali, +11,5 per cento per biscotti salutistici, +7 per cento pasta integrale, +5,8 gallette salutistiche. Massima attenzione anche agli integratori alimentari e a tutto ciò che è Made in Umbria.